Laminio, Julian y Silvia..un relato desde Roma Italia


L'avventura di Laminio è iniziata quando è stato scelto per diventare il cane di Julian. Era piccolino, quattro mesi appena e ha dovuto affrontare un lungo viaggio, dall'Italia a Monterrey. E' stato imbarcato, chiuso nel kennel, sull'aereo a Roma, ha volato fino a Madrid, è rimasto in aeroporto per molte ore e poi ha volato fino a Città del Messico. Quando è arrivato lì, lo hanno visitato e vaccinato, ad accoglierlo c'era Manolo, un allevatore amico di Julian che è stato molto gentile e ha risolto tutti i problemi burocratici. Insieme poi sono partiti di nuovo, per volare fino a Monterrey.
E' veramente un bellissimo cane.
Quando ad agosto sono tornata per le vacanze e l'ho rivisto, dopo un anno, ho trovato un cucciolone, quasi adulto, maestoso, potente, molto intelligente e furbo... Devo dire che, anche se mi piacciono moltissimo gli animali, sicuramente ho bisogno di essere addestrata a rimanere imperturbabile e a non farmi intenerire o corrompere dalle manovre accattivanti dei cuccioli e dei cani in genere.
Ma già prima che arrivassi, Julian mi aveva raccomandato di essere prudente, perché Laminio aveva avuto due volte reazioni violente al tentativo di toccarlo sui fianchi. Dunque ho cercato di ammirarlo ed essergli vicina, seguendo il consiglio di essere pprudente.
Conoscevo per grandi linee il metodo di Marco perché Julian mi aveva descritto con entusiasmo l'esperienza fatta quando Marco era stato a Monterrey e aveva già incontrato Laminio, dunque
 ero molto interessata. Quando siamo partiti per andare a GDL in automobile, avevamo molte domande da fare, molte aspettative e curiosità. Sicuramente per me la cosa più faticosa è stata mantenere  il controllo con Laminio, trattenermi dall'accarezzarlo, anche perché sono sempre stata abituata fin da piccola a giocare rotolandomi sui prati con pastori tedeschi, cocker, boxer, alani... non ho mai avuto problemi e non avevo mai avuto esperienza di un cane di carattere come Laminio. Quando l'ho conosciuto, l'anno scorso, appena sceso dall'aereo, era cucciolino, impaurito, magro, dinoccolato... gli sono stata vicino, abbiamo giocato, camminato, l'ho accarezzato e gli ho fatto molte coccole... ma certamente un anno di lontananza non si cancella con un soffio. Sono sicura che si sia ricordato di me, ma sono anche sicura che lui sia un cane molto forte.
Assolutamente non cattivo, ma forte, molto.
Nei giorni che abbiamo trascorso a GDL abbiamo fatto con Marco un allenamento intensivo. Marco ci ha spiegato quanto sia difficile per i cani comprendere i nostri desideri attraverso i nostri comportamenti, dato che noi spesso usiamo un linguaggio e gesti contraddittori. Dunque, eravamo soprattutto noi ad avere bisogno di cambiare atteggiamento. Una cosa molto interessante, evidentemente in tutte le mie esperienze precedenti con i cani, non ho mai avuto considerato questo e probabilmente i cani che mi hanno conosciuto hanno pensato che io fossi una cucciolona scriteriata e forse anche un po' maleducata... non mi ero mai posta il problema dell'educazione dei miei cani da questo punto di vista, erano tutti cani di carattere molto mite. I pastori tedeschi di mio zio sono tutti stati addestrati come schutzhund, ma erano molto affezionati a me. E io, ingenuamente, ho sempre considerato che mio zio fosse troppo distaccato e severo con loro, perché non giocava con loro come facevo io...
Per questo è stato interessantissimo vedere Marco e Julian lavorare con Laminio. Direi che dopo quattro giorni di lavoro, grazie ai consigli di Marco, eravamo tutti e tre diversi. Migliori. Soprattutto sicuramente Laminio era molto più sereno. Julian è diventato bravissimo, essere in grado di far eseguire gli esercizi a Laminio lo ha reso molto più rilassato e fiducioso. Ogni giorno piccoli progressi e piccoli segni.
Il controllo del tono della voce, tenere il guinzaglio con la giusta tensione e la giusta inclinazione, i movimenti delle gambe e anche le pause, tutto contribuisce alla reciproca comprensione.
Certamente ci vuole pazienza, molto esercizio e costanza. Ma i risultati valgono qualsiasi sforzo. Quando poi sono tornata a Roma ho messo in pratica i consigli di Marco con la terribile cockerina di Laura, mia figlia. Una piccola tiranna, molto carina ma poco obbediente. Iperattiva, molto intelligente anche lei, ma indisciplinata. Invece.... con una piccola salsiccia, ha seguito i movimenti della mia mano e dopo dieci minuti ha capito subito che per avere il premio doveva eseguire il sitz e il platz. Laura era affascinata. E' stato come mettere a fuoco una vista sfocata. Sarebbe molto utile che tutti i bambini possano vedere come ci si deve comportare con gli animali, partecipando ad incontri istruttivi. Il metodo che usa Marco ha per me l'efficacia di un dizionario, una spiegazione prima di tutto di quale effetto hanno di volta in volta i diversi atteggiamenti, poi di quanto sia importante da un lato la consapevolezza dei  propri limiti e dei propri desideri e la considerazione dall'altro della identità del cane e l'attenzione alle sue reazioni. Una esperienza esaltante, alla fine, vedere Laminio guardare con adorazione Julian, aspettando il prossimo comando. Non si tratta di magia, perché è il frutto di esercizi quotidiani e di molta pazienza, ma è armoniosamente facile e funziona.

La aventura de Laminio inició cuando fue
Seleccionado para convertirse en el perro de Julián.  Estaba chiquito, apenas 4 meses y ha tenido que enfrentar un largo viaje, desde Italia hasta Mty.  Fue embarcado, encerrado en su kennel, en el avión en Roma, ha volado hasta Madrid, y ha permanecido en el aeropuerto por muchas horas hasta que finalmente ha volado a la Cd. De México.  Cuando llegó, le hicieron una revisión médica y lo vacunaron, para recibirlo estaba Manolo, un amigo de Julián, criador (de labradores) que fue muy amable y ha resuelto todos los problemas burocráticos.  Ellos (Manolo y laminio) juntos finlamente volaron a Mty.

Verdaderamente es un perro bellísimo.  Cuando regresé en Agosto, para vacacionar y lo he vuelto a ver, después de un año, he encontrado a un cachorrote, casi adulto, majestuoso, poderoso, muy inteligente y astuto… Debo decir que, aunque si me gustan mucho los animales, seguramente necesito ser adiestrada para permanecer imperturbable y no dejarme enternecer o corromper por las maniobras cautivadores de los cachorros y de los perros en general.
Ya antes de que llegase, Julián me había pedido ser prudente, porque Laminio ya había tenido 2 reacciones violentas cuando se le había tratado de tocar en los costados.

Entonces, he procurado admirarlo y mostrarme cercana a él(laminio), siguiendo el consejo de ser prudente.

Conocía en líneas generales el método de Marco, porque Julián me había descrito con entusiasmo la experiencia realizada cuando Marco había estado en Mty y había conocido a Laminio, por lo tanto, estaba muy interesada.  Cuando partimos hacia GDL en coche, teníamos muchas preguntas que hacer, muchas expectativas y curiosidad.  Seguramente la cosa más difícil para mí ha sido el mantener el control hacia laminio, abstenerme de acariciarlo, sobre todo porque me he acostumbrado desde pequeña a jugar con los perros, revolcándome en el pasto con pastores alemanes, cockers, bóxer, alanos…jamás he tenido experiencia con un perro de carácter como Laminio.

Cuando lo conocí, el año pasado, apenas había bajado del avión, era cachorrito, con miedo, flaco, desgarbado… le estuve cerca, jugamos, caminamos, lo acaricié y le hice muchos cariños… pero ciertamente un año de estar lejos no se cancela con un soplo… Estoy segura que se acordó de mí, pero estoy segura que él es un pero muy fuerte.

No es malo, para nada, sino fuerte y mucho.

En los días que hemos pasado en GDL hemos hechos con Marco un entrenamiento intensivo.  Marco nos ha explicado cuánto es difícil para los perros comprender nuestros deseos a través de nuestros comportamientos, dado que con mucha frecuencia usamos un lenguaje y gestos contradictorios.  Por lo tanto, eramos sobretodo nosotros quienes requeríamos cambiar nuestro comportamiento.  Una cosa muy interesante, evidentemente en todas mis experiencias precedentes con los perros, no he jamás tenido en cuenta esto y probablemente los perros que me han conocido habrán pensado que yo era una cachorrota sin criterios y quizá hasta un poco mal educada… no me había jamás puesto el problema de la educación de mis perros desde este punto de vista, todos fueron perros de carácter muy dócil/suave.  Los pastores alemanes de mi tío todos habían sido adiestrados en schutzhund, pero estaban muy encariñados conmigo.  Y yo, ingenuamente, he siempre considerado que mi Tío fue muy distante y severo con ellos, porque no jugaba con ellos como lo hacía yo…

Por este motivo ha sido interesantísimo ver a Marco y Julián trabajar con Laminio.  Diría que después de 4 días de trabajo, gracias a los consejos de Marco, ya eramos los tres diversos de cuando empezamos.  Mejores.  Sobretodo seguramente Laminio estaba mucho más sereno.  Julián se fue haciendo más diestro, logrando que laminio siguiera los ejercicios y esto lo ha vuelto mucho más relajado y confiado.  Cada día había pequeños avances y pequeñas señales.  El control del tono de la voz, cómo tener la correa con la justa tensión y la justa inclinación, los movimientos de las piernas e incluso las pausas, todo contribuye a la recíproca comprensión.

Ciertamente se requiere paciencia, mucho ejercicio y constancia.  Pero los resultados valen cualquier esfuerzo.  Cuando regresé a Roma puse en práctica los consejos de Marco con una “tremenda” cocker de Laura, mi hija.  Una pequeña tirana, muy bonita y querida pero poco obediente.  Hiperactiva, muy inteligente, pero indisciplinada.
Pero… con una pequeña salchicha, ha seguido los movimientos de mi mano y después de 10 minutos ha entendido claramente que para obtener el premio tendría que obedecer el sitz y el platz.  Laura estaba fascinada.

Ha sido como ajustar una visión desenfocada.  Sería muy útil que todos los niños pudieran ver como se deben comportar con los animales, participando en encuentros instructivos.

El método que usa Marco tiene para mí la eficacia de un Diccionario, una explicación antes que nada, de qué efectos tienen de vez en vez los distintos comportamientos, luego de cuánto es importante el conocimiento/conciencia de los propios deseos y la consideración, por el otro lado, de la identidad del perro y la atención a sus reacciones.

Al final, fue una experiencia exaltante ver a Laminio mirar con adoración a Julián, esperando la próxima orden. 

No se trata de magia, porque es el fruto de ejercicios cotidianos y de mucha paciencia, pero es armoniosamente fácil y funciona.
En su intensivo, Guadalajara agosto 2010
Silvia, Julian y Laminio


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